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22/04/2016

Accumulo ibrido, il sistema per chi deve installare il fotovoltaico

Quali sono i sistemi di accumulo per impianto fotovoltaico?

I sistemi di accumulo si dividono in 2 macro-aree:

1. sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici on-grid (connessi alla rete nazionale);

2. sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici off-grid (detti anche “ad isola”, cioè indipendenti dalla rete nazionale).

Tra gli accumuli on-grid, cioè quelli abbinati agli impianti fotovoltaici connessi alla rete, troviamo:

a) sistemi di accumulo in corrente continua;

b) sistemi di accumulo ibridi;

c) sistemi di accumulo in corrente alternata.

Sistema di accumulo ibrido

Il sistema di accumulo ibrido per impianto fotovoltaico è formato da un “cervello” e da un “pacco batterie”. Il cervello non solo gestisce il caricamento delle batterie, ma funziona anche da inverter per la trasformazione della corrente da continua ad alternata. Questo dispositivo è collegato ad un sensore di potenza, con cui comunica per decidere se inviare energia alle utenze domestiche oppure alle batterie di accumulo.

Come funziona il sistema di accumulo ibrido?

I moduli fotovoltaici captano la luce solare e producono energia in corrente continua, che passa attraverso il cervello del sistema di accumulo. Se il sensore di potenza avverte il dispositivo che abbiamo bisogno di energia in casa, allora il cervello trasforma la corrente continua in alternata e la invia direttamente alle utenze (tv, lavatrice, lampade ecc...). In caso contrario, non la trasforma e la invia alle batterie di accumulo per immagazzinarla.

Di sera, quando il sensore di potenza avverte il sistema che abbiamo bisogno di energia, il cervello preleva la corrente continua immagazzinata nelle batterie, la trasforma in alternata e la invia alle utenze domestiche. Una volta scaricate le batterie (fino al minimo consentito), dovremo prelevare l’energia che ci serve dalla rete nazionale.

Quando installare il sistema di accumulo ibrido?

Il sistema di accumulo ibrido è consigliato a chi deve installare il fotovoltaico da zero, in modo da avere un unico dispositivo a gestione di tutto l’impianto e migliorare così l’autoconsumo.

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