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29/04/2017

Come scegliere la taglia giusta per l’impianto fotovoltaico?

I pannelli fotovoltaici sono un valido supporto per la produzione di energia elettrica e soprattutto permettono di ottenere un risparmio economico considerevole nel tempo. Probabilmente ci hai pensato molte volte a passare al fotovoltaico, ma hai qualche dubbio in merito.

Come ad esempio: qual'è la taglia giusta per l'impianto fotovoltaico? Proveremo quindi a spiegare come scegliere la taglia giusta per l'impianto fotovoltaico e come monitorare i consumi per incrementare al massimo l’autoconsumo e aspirare all’indipendenza energetica.

Come dimensionare correttamente l’impianto fotovoltaico?

È ormai fuori discussione che l’installazione di un impianto fotovoltaico (sia ad uso domestico che commerciale) ha come scopo principale quello di far raggiungere un risparmio economico considerevole in bolletta. Ma affinché ci sia una vera e propria convenienza economica è importante che venga scelta la giusta taglia per l’impianto fotovoltaico!

L’impianto infatti andrebbe dimensionato ad hoc sulla base delle specifiche esigenze della famiglia o dell’azienda. Un impianto sottodimensionato ci obbligherebbe a limitarci troppo nei consumi o a dover dipendere eccessivamente dalla rete elettrica.

Al contrario, con un impianto sovradimensionato, non si avrebbe comunque la massima convenienza perché a fronte di un costo iniziale eccessivo (per l’installazione), il risparmio economico potrebbe non essere commisurato all’investimento fatto (e si allungherebbero anche i tempi di rientro della spesa).

Non vale nemmeno la pena di prendere in considerazione la possibilità di guadagnarci qualcosa dall’eventuale energia in eccesso venduta alla rete (secondo la logica dello Scambio sul Posto) perché il ritorno economico non avrebbe comunque un’entità tale da giustificare un investimento iniziale spropositato.

La verità quindi sta nel mezzo, o per meglio dire, in un dimensionamento il più fedele possibile a quelli che sono i consumi effettivi medi. Se per esempio la mia famiglia consuma in tutto 5000 kW/h l’anno, allora la taglia giusta per l’impianto fotovoltaico sarà la medesima

Dopodiché sarà compito dell’utilizzatore quello di massimizzare il proprio autoconsumo (ovvero il consumo immediato dell’energia prodotta) e limitare di conseguenza l’energia ceduta alla rete in conto scambio.

In tal senso può risultare estremamente utile installare anche un impianto di monitoraggio.

È importante installare un impianto di monitoraggio?

Al contrario di quanto si possa pensare, un impianto di monitoraggio non è solo un vezzo. È uno strumento utilissimo in grado non solo di dirci quanta energia produciamo e quanta ne consumiamo, ma anche di suggerirci come dovremmo consumare.

Tenendo sotto controllo i limiti di autoconsumo, ad esempio, possiamo capire quando abbiamo margini di manovra (o per meglio dire quando possiamo spingere un po’ di più con il consumo di energia) o al contrario di quando abbiamo già sfruttato tutta l’energia che avevamo prodotto.

Monitorando i consumi si ottimizzerà la produzione di energia e si darà anche un senso alla taglia scelta per l’impianto.

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