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25/03/2016

L'impianto fotovoltaico funziona anche in caso di black out?

fotovoltaico su tetto

Sul fotovoltaico, e più in generale sugli impianti che utilizzano fonti rinnovabili, se ne sentono davvero di tutti i colori. Questo succede soprattutto perché la disinformazione è ancora molta, anche se per fortuna si sta formando una generazione di persone che sui sistemi ecosostenibili la sa veramente lunga. Una generazione green, se così vogliamo chiamarla, molto attenta all’ambiente e a tutte le tematiche legate all’utilizzo delle energie pulite. Nonostante questo, però, noi che del fotovoltaico abbiamo fatto la nostra professione e la nostra passione, ci troviamo spesso a confrontarci con persone che hanno le idee poco chiare sull’argomento. Tra le tante domande che ogni giorno ci vengono fatte, c’è anche questa: “Se tolgono la corrente, il mio impianto funziona lo stesso?”. Vediamo di rispondere per fare un po’ di chiarezza in merito.

Cosa succede al mio impianto in caso di black out?

Fortunatamente succede di rado, ma il rischio black out esiste. Esattamente come può succedere che il gestore decida di "toglierci la corrente" per fare dei lavori sulla linea. In entrambi i casi, il nostro impianto fotovoltaico si blocca. Eh sì, forse qualcuno rimarrà deluso, ma la verità è questa! Ed esistono delle norme ben precise che regolano avvenimenti di questo tipo. Perché? È presto detto. L’impianto, quando è in funzione, non solo ci fornisce l’energia di cui abbiamo bisogno, ma immette in rete la corrente che noi non utilizziamo. Se durante un distacco di corrente continuasse ad immettere energia, rischieremmo di fulminare gli operai che stanno lavorando sulla linea!

L’impianto, da solo, non può capire se l’energia è stata tolta per fare manutenzione oppure a causa di un black out. Di conseguenza, la legge e la direttiva Enel DK 5940 impongono il distacco automatico ed immediato nel momento in cui l’inverter registra anomalie o mancanza di tensione sulla rete principale. Quindi, in caso di black out o di lavori del gestore, si attiva questo meccanismo di sicurezza e il nostro impianto si ferma.

Esiste un modo per aggirare il problema del black out?

Il 99% degli impianti installati sono "on grid". Ciò significa che, come abbiamo appena detto, gli impianti sono collegati alla rete (immettono e prelevano energia per la questione dello scambio sul posto) e dialogano con essa. Ecco perché, quando manca la corrente, gli inverter se ne accorgono e i sistemi si spengono.

Per avere corrente anche in caso di black out o distacco da parte del gestore, ci sono due modi: il sistema di accumulo con funzione soccorritore oppure un impianto “stand alone”. Nel primo caso, il sistema ci darà la possibilità di utilizzare l’energia immagazzinata nelle batterie per un certo periodo di tempo e ad una determinata potenza, anche se in realtà il nostro impianto ha bloccato la produzione. Con un impianto “stand alone”, invece, siamo totalmente staccati dalla rete pubblica e quindi indipendenti: in questo caso, l’impianto continua a produrre senza fermarsi. Si tratta ovviamente di sistemi molto più costosi rispetto ad un impianto tradizionale, quindi prima di optare per una di queste soluzioni bisognerà prendere in considerazione molti aspetti.

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